
Presentavano false autocertificazioni per ottenere illecitamente l'esenzione dal pagamento del ticket sanitario: con l'accusa di truffa aggravata al sistema sanitario nazionale e falsità in atti, 67 soggetti, tra pazienti e medici (questi ultimi, per aver attestato false esenzioni), sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria di Siracusa dalla Fiamme Gialle netine.
I finanzieri hanno esaminato i dati riferiti ad una vasta platea di persone residenti nell’area Sud della provincia di Siracusa che hanno usufruito, a titolo gratuito, di prestazioni specialistiche e di esami di laboratorio, accertando che gran parte delle autocertificazioni presentate attestavano condizioni di reddito non rispondenti alla realtà. Le Fiamme Gialle, in particolare, hanno controllato la posizione di diversi soggetti fruitori di prestazioni sanitarie esenti, effettuando mirate verifiche per riscontrare la veridicità dei dati inseriti nelle singole istanze.
Ne è emerso che, per non pagare il ticket sanitario sulle prestazioni ricevute, per un valore complessivo di una decina di migliaia di euro, numerosi assistiti hanno attestato falsamente lo status di disoccupato o il possesso di redditi inferiori a quelli effettivamente percepiti.
L’attività svolta dalle Fiamme Gialle netine, ancora in corso, non ha riguardato solo i singoli percettori dei ticket esenti: sono state, infatti, monitorate le posizioni dei medici che attestavano, di loro pugno, esenzioni a favore di pazienti privi dei requisiti previsti dalla legge per accedere al beneficio in questione. Diversi professionisti, infatti, sono stati deferiti all’A.G. perché hanno permesso l’accesso al beneficio da parte di soggetti non inseriti negli elenchi degli ‘esenti’ forniti dall’ASP, venendo meno al loro dovere di ‘controllo’ rispetto a quanto sterilmente dichiarato dai loro pazienti.
“Gli importi che hanno originato tale sistema truffaldino” – commenta il Comandante Provinciale – “considerati singolarmente, non sono particolarmente cospicui: a titolo di esempio, per la cd. “specialistica” (visite, esami ed analisi), il ticket sanitario, generalmente, si aggira intorno ai 30 euro, ma spesso costa ancora meno.
Eppure c’è chi fa di tutto per ricorrere a stratagemmi di ogni tipo per non pagare quanto dovuto e, proprio a causa dell’irrisorietà degli importi, si ritiene “esente” dall’aver commesso un crimine: è, questa, spesso, la giustificazione “morale” cui si appella ogni singolo evasore che, alla fine, ritiene di pesare poco sulla collettività, mentre la somma di ogni singolo tributo non corrisposto contribuisce in maniera significativa a produrre un danno rilevante non solo dal punto di vista economico ma, soprattutto, in termini di ricaduta, sui possibili benefici che ne deriverebbero per l’intera società. Le prestazioni sanitarie, infatti, raggiungono numeri enormi e, secondo le statistiche, ogni anno in Italia vengono evasi complessivamente almeno un miliardo e 100 milioni di euro.”