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Pallamano Albatro, A Gaeta per cercare il bottino pieno, ma Vinci non si fida: "Incontro da non sottovalutare"

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Finalmente si riparte: dopo la sosta forzata per dar spazio alla Nazionale, la Serie A1 di pallamano riprende il suo corso. Dopo lo splendido successo casalingo contro la Lazio di coach Langiano, i ragazzi di mister Vinci sono attesi dall’ impegno di sabato pomeriggio al “PalaSanPietro” di Formia contro il Gaeta di Paolo Bettini.

Seppur ultima in classifica con un punto, quella gaetana, è una buona squadra che non va sicuramente sottovalutata, capace di mettere in difficoltà, in questo campionato, anche le più “grandi”.Quindi, partita dal risultato per nulla scontato quello che attende Vasquez e compagni, contro una formazione che non ha niente da perdere. In campo tornerà, dopo un periodo lunghissimo di stop Matteo Liuzza, assenti Gabriele Di Stefano ancora in fase di recupero e Santi Lo Manto per la squalifica di due giornate.

Una partita da non sottovalutare - ha commentato mister Vinci- perché le insidie maggiori, le nascondono gare del genere, con le squadre che non hanno nulla da perdere, che giocano con una maggiore serenità, mentre noi, abbiamo ancora la tensione di un obiettivo importante da raggiungere,senza fare prosopopea, ovvero la salvezza diretta. Mancano alla fine di questo campionato per noi solo quattro gare e, quella con il Gaeta è una gara importante da vincere assolutamente per non perdere terreno e cercare di rimanere agganciati al treno che porta ai play off. Torno dall’impegna con la Nazionale, con un bagaglio ed una esperienza che per me è stata sicuramente un motivo di crescita,non un punto di arrivo ma un punto di partenza.

Tra Nord e Sud esiste ancora un grosso gap,in chiave impianti sportivi che in risorse umane. Al meridione esistono solo il 20% di strutture adeguati rispetto a quelle disponibili nell’area del Nord, e la stessa differenza c’è nel rapporto tra impianti e popolazione. Ma quello che è più importante è la parte relativa alla “materia prima” .C’è ancora un “sommerso” di validi giovani che non riescono ad esprimersi ed avere il giusto spazio in gara. Un grosso potenziale che necessita di essere valorizzato, nei modi e nei tempi giusti. Bisogna incominciare ad essere più professionali e meno professionisti.

Noi come Albatro abbiamo “sposato” questo progetto qualche anno fa rinunciando alla massima serie , ripartendo dai giovani, la nostra scelta criticata da tante persone, adesso ci sta ripagando e siamo pronti a raccogliere i nostri risultati. In federazione è stato fatto un progetto a lunga scadenza investendo su tanti giovani, bisogna avere solo la pazienza e la bontà di aspettare di raccogliere i frutti, che sicuramente non tarderanno ad arrivare.”


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